Il logo è ancora di più oggi al centro della comunicazione di una qualsiasi organizzazione e ormai anche di qualsiasi persona con le attività di Personal Branding.
Siamo in un’epoca estremamente visiva e la rappresentazione grafica di un’azienda, di un prodotto, di un servizio è un passaggio fondamentale per il successo.
La creazione di un logo, o il restyling di un logo esistente, ha ora possibilità illimitate grazie agli strumenti (software, hardware, etc.) e alle conoscenze derivanti ad esempio dalla grande condivisione di informazioni tramite Internet.
Oltre all’attività di consulenza e di creazione siamo spesso impegnati in aula come docenti in corsi di formazione per aziende o per determinate professioni.
Abbiamo quindi raccolto alcune informazioni base sulla creazione di un logo che possono aiutare chiunque voglia rappresentare graficamente un’entità.
Come è composto un logo
Per comodità ci riferiremo al “logo di un’azienda” comprendendo anche a quello di un prodotto, di un servizio, di una persona.
Il logo può integrare completamente il nome dell’azienda o anche solo una parte. Per questo motivo esistono tre tipi principali di logo:
- con il lettering, cioè il nome dell’azienda è per esteso
- con un acronimo, cioè lettere che rappresentano le iniziali di parole
- con un simbolo grafico, senza nessun riferimento al nome dell’azienda
LETTERING |
ACRONIMO | SIMBOLO GRAFICO |
Il nome dell’azienda è inserito nel logo per esteso |
Il nome dell’azienda è un acronimo |
Nel logo resta solo un elemento grafico |
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Da un punto di vista tecnico, qualsiasi logo è realizzabile con quattro elementi, che possono anche non essere tutti presenti:
- caratteri, con i quali è scritto il nome;
- colori, che si possono scegliere in base a ciò che si vuole comunicare;
- simbolo grafico, da utilizzare anche separatamente in alcune circostanze;
- payoff, cioè un piccolo “slogan” sotto il logo che rafforza la comunicazione o chiarisce il business dell’azienda
La tendenza al vintage
Una delle tendenze generali ai quali si sono ispirati diversi loghi è il ritorno a elementi del passato, specificatamente ad alcuni decenni chiave della comunicazione. Il Vintage è un fenomeno sempre presente perché con il passare degli anni, cambiano anche i decenni di riferimento (prima gli Anni 60, poi gli Anni 90 e così via).
Per i loghi vediamo questa tendenza soprattutto in aziende che vogliono dare forza alla loro storicità o che vogliono riferirsi principalmente ad un determinato target.
Ci sono anche alcuni mercati dove questa modalità di espressione è più marcata, sicuramente non la tecnologia o il finance!
La tendenza alla semplificazione
Un altro dei grandi trend della comunicazione visiva è la semplificazione, cioè rendere il logo più semplice possibile per essere fruibile, ad esempio, sui nuovi formati pubblicitari digitali.
Quindi via ombre, via dettagli non significativi, via colori secondari. Esempi clamorosi sono quelli di Apple e di Microsoft ma anche loghi dell’era Internet, come quello di Google hanno subito periodicamente dei piccoli alleggerimenti.